Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino - M.I.C.I. - non rappresentano un’unica patologia; questo termine generico che descrive un’eccessiva e incontrollata infiammazione dell’apparato gastro-intestinale in risposta a svariati stimoli, si riferisce principalmente a due distinti quadri patologici ma con caratteristiche simili:
la rettocolite ulcerosa
la malattia di Crohn.
Entrambe possono spesso essere distinte in base a parametri clinici, patologici, radiologici, endoscopici e anatomo-patologici, ma nonostante ciò, in circa il 10-15% dei Pazienti con malattia infiammatoria a localizzazione colica, una chiara distinzione non può essere fatta, cosicché tale quadro è stato definito colite indeterminata.
L’acronimo M.I.C.I. sembra “addolcirle”, quasi per farci credere che l’approccio a queste malattie possa essere quanto più confidenziale, ma purtroppo non è così!: affrontare queste patologie è una lotta continua e quotidiana è per lo Specialista e soprattutto per i Pazienti; e molto fa anche in quel termine “croniche” che vuole significare che al giorno d’oggi non ci sono cure risolutive e chi ne soffre si trova con una spada di Damocle più o meno affilata che penzola sulla testa!
Rettocolite ulcerosa e malattia di Crohn, definite anche Inflammatory Bowel Disease (IBD), sono due patologie distinte ma simili sotto alcuni punti di vista: entrambe sono caratterizzate da un’infiammazione dell’intestino, hanno sintomi simili e soprattutto un andamento intermittente, ovvero alternano periodi in cui si fanno sentire ad altri più o meno lunghi durante i quali “dormono”. Per tenerle sotto controllo e allungare il più possibile i periodi di “calma piatta” è fondamentale non perdere mai di vista queste patologie seguendo le terapie consigliate dallo Specialista e sottoponendosi di volta in volta a tutti gli esami e i controlli necessari.
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