LA VIDEOPROCTOSCOPIA DIGITALE
- Natale Ursino
- 24 apr 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 4 nov 2022

La VIDEOPROCTOSCOPIA DIGITALE (V.P.S.), innovativo esame diagnostico che permette al Colonproctologo di valutare lo stato del canale anale e del retto basso.
Fino a pochi anni fa questo esame veniva effettuato con strumenti pluri/monouso, con l’ausilio di differenti fonti luminose e sotto visione diretta dell’operatore; l’avanzamento tecnologico caratterizzato dall’introduzione di supporti video, di telecamere HD e dall’acquisizione digitale dei dati, ha favorito anche in ambito colonproctologico l’affinamento delle metodiche endoscopiche ambulatoriali permettendo così di visualizzare immagini ingrandite su un apposito schermo, registrarle, dando quindi la possibilità di visionarle e confrontarle con i precedenti esami endoscopici.
La VIDEOPROCTOSCOPIA DIGITALE viene eseguita in ambulatorio; con Paziente posto in posizione di Sims, si introduce il proctoscopio, ovvero un tubo rigido monouso che viene collegato al manipolo. Le immagini ingrandite 10X sono trasmesse sul monitor LCD posto di fronte e a distanza dall’operatore. Al termine dell’esame è possibile far rivedere il video al Paziente a velocità naturale, in moviola e fermo immagine, in modo da poter spiegare la patologia al Paziente dal vivo.



Il Videoproctoscopio digitale rappresenta quindi uno strumento indispensabile nella pratica quotidiana di un Centro di Colonproctologia quale l’Eur Pelvic Care Center® perché:
Di facile uso
Dotato di alta discriminazione diagnostica
Permette di archiviare gli esami







Spiegazione chiara ed efficace: il post rende bene il valore aggiunto della videoproctoscopia digitale (ingrandimenti, archiviazione, confronto nel tempo) rispetto agli strumenti tradizionali. Per chi si avvicina all’esame per la prima volta, potrebbe essere utile aggiungere una micro-scheda “come prepararsi” (abiti comodi e separati in due pezzi, eventuale microclistere sì/no, durata media, possibilità di tornare subito alle attività) e un breve paragrafo su consenso informato, privacy e presenza di un/una chaperone — dettagli che rassicurano molto i pazienti.
Mi è piaciuto il passaggio sulla revisione del video a fine esame: forse potreste indicare come la registrazione aiuta il follow-up (prima/dopo terapia), l’invio sicuro per second opinion e la didattica interna. Avrei anche una curiosità clinica: nella vostra esperienza, in quali…