Il colon ha la stessa funzione dei reni, della pelle, dei polmoni, cioè favorire l’eliminazione delle tossine dall’organismo. Un’alterazione delle sue funzioni come nel caso della stitichezza, può far sì che le sue pareti si ricoprano gradualmente di residui di feci, accumulati in mesi e in anni di ristagno intestinale. In questo modo il lume intestinale può presentare occlusioni parziali e senza dubbio alterazioni della peristalsi con ulteriore e aggravamento in questo caso della stipsi. Il processo negativo va avanti e il colon non compie più in modo adeguato la funzione di eliminazione delle scorie. Si determina quindi un accumulo di tossine che ristagnano nell’intestino. Spesso queste tossine sono riversate nel letto ematico e linfatico aggravando così l’impegno di organi escretori quali il fegato, i reni, la pelle e il sistema linfatico. Un ulteriore effetto è l’insorgere di micosi intestinali che portano a fenomeni di fermentazione e putrefazione intestinale con il conseguente meteorismo e a un peggioramento del processo di “autointossicazione”.
Il colon ha la stessa funzione dei reni, della pelle, dei polmoni, cioè favorire l’eliminazione delle tossine dall’organismo. Un’alterazione delle sue funzioni come nel caso della stitichezza, può far sì che le sue pareti si ricoprano gradualmente di residui di feci, accumulati in mesi e in anni di ristagno intestinale. In questo modo il lume intestinale può presentare occlusioni parziali e senza dubbio alterazioni della peristalsi con ulteriore e aggravamento in questo caso della stipsi. Il processo negativo va avanti e il colon non compie più in modo adeguato la funzione di eliminazione delle scorie. Si determina quindi un accumulo di tossine che ristagnano nell’intestino. Spesso queste tossine sono riversate nel letto ematico e linfatico aggravando così l’impegno di organi escretori quali il fegato, i reni, la pelle e il sistema linfatico. Un ulteriore effetto è l’insorgere di micosi intestinali che portano a fenomeni di fermentazione e putrefazione intestinale con il conseguente meteorismo e a un peggioramento del processo di “autointossicazione”.
Oggi la maggior parte della popolazione soffre di “disbiosi” vale a dire di una cattiva “convivenza” tra uomo e batteri intestinali, causata dall’uso di alimenti sterilizzati, denaturati dall’inquinamento ambientale a dall’abuso di medicinali. Infezioni, infiammazioni problemi al cuoio capelluto, acne, psoriasi e altre affezioni della pelle, cellulite, edemi degli arti inferiori, disturbi mestruali, insonnia cefalea micosi intestinali allergie, e molti altri disturbi vengono attribuiti al malfunzionamento dell’ultima parte dell’apparato digerente. Una grossa fetta della popolazione mondiale soffre di stitichezza a causa di un modo di mangiare che si protrae nel tempo e il ricorso a lassativi sempre più potenti determinala distruzione della mucosa intestinale.
L’idrocolonterapia (ICT) rimuove in modo efficace le feci stagnanti e i germi putrefattivi dalle pareti intestinali rendendo possibile l’eliminazione di quei sintomi che direttamente o indirettamente dipendono dal funzionamento dell’intestino.
Questa partica viene eseguita con l’ausilio di uno speciale apparecchio che, attraverso una cannula rettale peraltro indolore, regola l’afflusso di acqua nei visceri del Paziente. Il trattamento viene accompagnato da un leggero massaggio intestinale a opera del Terapeuta per favorire, da una parte l’arrivo dei liquidi fino al fondo ciecale (cosa che il classico clistere NON è in grado di fare) e dall’altro di favorire l’eliminazione delle scorie. In questo modo vengono allontanate le scorie tossiche che altrimenti verrebbero assorbite dalle pareti intestinali.
L’ICT consente un delicato ma soprattutto lavaggio di tutto il colon profondo perché raggiunge anche il cieco. La ricaduta di tutto ciò è importante quanto ad efficacia terapeutica poiché quest’azione favorisce l’espulsione delle feci ristagnanti, delle tossine interne e della flora batterica patogena. Inoltre la stimolazione delle pareti del viscere si traduce in un incremento della peristalsi. Si genera così una benefica attività pulsatile che conduce a una “ginnastica del colon”. Tecnicamente il Medico procede, durante la seduta a variare la temperatura dell’acqua che irriga il colon , passando in maniera repentina dal caldo al freddo in modo che la componente muscolare della parete muscolare si contragga e si rilassi. Il colon viene così sottoposto ad una ginnastica grazie alla quale si ha un potenziamento del suo tessuto muscolare favorendo così la periastalsi.
La cultura, l’esperienza del Medico e la sua visione olistica sono fondamentali per ottenere gli indubbi vantaggi che l’idrocolonterapia offre per la salute della Persona che si sottopone a tale trattamento!
COME FUNZIONA L'IDROCOLONTERAPIA
La pratica dell’ICT non è dolorosa ed è meno invasiva e fastidiosa di un clistere casalingo. Il Paziente si posiziona in maniera supina sul lettino e resta in relax per il tempo del trattamento che varia da 30 a 45 minuti. La pratica non è fastidiosa: attraverso una piccola sonda monouso a due vie in cui defluisce acqua purificata alla temperatura adeguata. Invertendo il flusso, l’acqua si scarica con il contenuto intestinale. Tutto avviene in un sistema a circuito chiuso estremamente igienico e che previene l’insorgere di cattivi odori. L’ICT permette una completa e intensiva pulizia del grosso intestino, cosa che non era possibile prima dell’avvento di questa tecnica, non provoca né dolori né spasmi e viene ben accolta da chi vi si sottopone. L’ICT permette così una completa e intensiva pulizia del colon non altrimenti possibile. L’effetto diluente dell’acqua, purificata da filtri speciali e la stimolazione che si ottiene mettono l’intestino in condizioni di riattivarsi e di rimuovere il contenuto stagnante. Tale pulizia rivitalizza l’ambiente interno del colon e favorisce la crescita della flora batterica eubiotica cioè la flora sana.
Il numero delle sedute, le modalità applicative, gli intervalli fra una applicazione e l’altra sono funzionali al raggiungimento del miglior risultato terapeutico e sono elaborati secondo i protocolli messi a punto dalla Società Italiana di Idrocolonterapia SICT.
Per tale motivo non possiamo parlare di modalità standard, uguali per tutti, ma di percorsi personalizzati e “cuciti” sul Paziente. In ogni caso la Idrocolonterapia può essere considerata una tecnica in grado di mantenere l’organismo nella condizione ottimale di salute attraverso un percorso di benessere, che potrà anche essere ripetuto più volte l’anno, con sicuro beneficio psico-fisico.
QUANDO RICORRERE ALLL'IDROCOLONTERAPIA
La “simbiosi” è l’interazione corretta tra l’uomo e i microorganismi. Tale equilibrio viene “alterato” dall’uso di alimenti sterilizzati e denaturati, dall’inquinamento ambientale e d all’abuso di medicinali quali antibiotici, cortisonici e tranquillanti. A causa di questi fattorie, in particolare, di una errata alimentazione si va in contro ad una “disbiosi“ ovvero di una “cattiva” convivenza tra uomo e batteri. A causa di questa condizione di disbiosi, la peristalsi intestinale subisce delle variazioni importanti in senso negativo; scorie, incrostazioni e sostanze tossiche adese alle cellule della parete intestinale impediscono una normale peristalsi e quindi compromettono un perfetto funzionamento del colon. La conseguenza sarà lo sviluppo di quadri clinici quali la stipsi, il colon irritabile, gonfiore addominale, meteorismo, diarrea, dolori addominali. Tutto ciò si verifica perché venendo meno l’attività peristaltica dell’intestino, il cibo rimane più tempo dentro il colon, producendo così fenomeni dannosi: fermentazione e putrefazione generano sostanze tossiche che “avvelenano “ il sangue e pian piano tutto l’organismo. Questo processo conduce ad un accumulo di tossine che col passare degli anni porta allo sviluppo di varie disfunzioni e di vere e proprie malattie.
Secondo esperti internazionali la disbiosi del colon con i suoi progressivi livelli di aggravamento consiste nella graduale disorganizzazione della flora intestinale fisiologica e nella sostituzione di essa con microrganismi pastogeni. Gli effetti di tutto ciò sono: costipazione, meteorismo, gonfiore addominale. I lassativi in questi casi sono solo dei palliativi per cui spesso se ne aumenta la posologia, o si passa a tipi sempre più potenti accompagnati però da un’azione distruttiva sulla mucosa intestinale e quindi dall’istaurarsi di un circolo vizioso. Invece, la disbiosi deve essere adeguatamente curata con l’attivazione di un percorso terapeutico basato sull’idrocoloterapia, e una corretta terapia di probiotici a favorire il ripristino di quel equilibrio fondamentale per il nostro benessere che è appunto la simbiosi.
CHI PUO' RICORRERE ALLL'IDROCOLONTERAPIA
L’ ICT è per tutti. Può essere applicata senza problemi a tutte le età, con le differenziazioni adeguate in termini di durata e intervalli delle sedute. E’ una terapia ben tollerata da parte dei pazienti e non presenta effetti collaterali né di breve né di lungo periodo. Può essere effettuata a qualsiasi ora del giorno e non necessita di una particolare preparazione da parte del paziente, che a seduta terminata, può tornare alle attività quotidiane senza alcun disagio.
Controindicazioni
Prima dell'inizio di un ciclo di cure un medico competente valuterà la presenza di controindicazioni al trattamento.
In genere le principali condizioni che non consentono l'idrocolonterapia sono:
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Gravidanza
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Ernie della parete inguinale
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Recenti interventi chirurgici al colon o al retto
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Tumori del retto o dell’intestino
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Aneurisma dell'aorta addominale
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Tendenza a emorragie o recenti perforazioni gastro-intestinali
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Cardiopatie gravi
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Coliti specifiche in fase attiva
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Ipertensione grave
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Aneurisma celebrale
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Morbo di Crohn in fase acuta
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Diverticolite acuta
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Insufficienza renale (in trattamento dialitico)
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Distonie neuro-vagali e neuro-psichiche
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Epilessia
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Patologie artero-venose addominali e toraciche
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Patologie addomino pelviche in fase acuta
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Cirrosi epatica
IDROCOLONTERAPIA: CAMPI DI APPLICAZIONE
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Prevenzione generale e mantenimento della salute
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Condizioni di intossicazione da alimenti, farmaci, metalli pesanti
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Condizioni di stress psico-fisico cronico, ad esempio in corso di intensi trattamenti farmacologici per malattie gravi e/croniche, o in seguito a traumi emotivi o fisici
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Condizioni di alterato tono dell'umore: sindromi depressive, ansia, insonnia
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Malattie gastrointestinali: disbiosi intestinale, colon irritabile, costipazione, parassitosi, disturbi da intolleranze alimentari, preparazione alla colonscopia;
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Patologie genito-urinarie: cistite ricorrente, vaginite da Candida, insufficienza renale cronica, prostatiti;
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Malattie della pelle: dermatite allergica, psoriasi, acne;
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Alterazioni circolatorie: insufficienza venosa, cellulite, linfedema;
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Malattie respiratorie: asma, rinosinusite cronica, rinite e asma allergica, otite ricorrente
IDROCOLONTERAPIA: EFFETTI
Gli effetti benefici, diretti e indiretti, dell'Idrocolonterapia sono numerosi, per esempio:
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Miglioramento dello stato generale, con effetto rilassante e tonificante.
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Gradevole sensazione di leggerezza, dovuta alla decongestione dell'intestino.
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Aumento della tonicità addominale e della stimolazione della peristalsi intestinale.
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Diminuzione di condizioni infiammatorie.
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Miglioramento dello stato della pelle, dell'efficienza degli organi di senso, della circolazione sanguigna degli arti inferiori, della funzione renale.
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La decongestione delle vie aeree superiori.
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La maggior parte delle persone evidenzia da subito un miglioramento della chiarezza mentale.
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Fin dai primi giorni migliorano stanchezza, gonfiori, costipazione e problemi di pelle.
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A lungo termine viene diminuito il rischio di malattie intestinali e viene migliorato l’assorbimento